segunda-feira, 8 de novembro de 2010

La Collina delle Rondini

A 95 anni dal genocidiodel Popolo Armeno

Terepia, il teatro di figura e Casa di Cristallopresentano

La Collina delle Rondini

dai testi di Antonia Arslan,

Edgar Hilsenrath, Emanuele Aliprandi,David Kherdian, Zareh Yaltëzčian

e con le musiche di Claudio Fanton

Voci del dolore e del coraggio, dello strazio e della speranza,dell’umiliazione e della grande dignità del popolo armeno,voci che,come i colori compressi dentro il vetrodel presse-papiers di nonno Yerwant,che incantava la piccola Antonia,urlanoper essere liberate, per raccontare le storiee rompere il silenzio,che voleva soffocare la memoriae nascondere l’orrore del Metz Yeghèrn, del Grande Male

Partecipa allo spettacolo Antonia Arslan

Auditorium del Centro Culturale Altinate - San Gaetano

Via Altinate, 71 - PadovaSabato 27 novembre 2010 ore 17:00

Ingresso Libero

L’arca di Noè si posò sui monti dell’Ararat, la maestosa catena, culla del popolo armeno.

Con questa immagine biblica ha inizio il nostro viaggio nel cuore di un popolo di antica civiltà, per non dimenticarne la tragedia. L’Armenia, il paese delle pietre urlanti, il paese delle croci di pietra, è il paese di Thovma Khatisian, l’Hayastan, la terra degli avi, "là dove Cristo è stato crocifisso per la seconda volta". Ed è

La Fiaba dell’Ultimo Pensiero
, il romanzo di Edgar Hilsenrath, ebreo di origine orientale, a farci tornare a quel lontano 1915, inizio del Metz Yeghèrn, il Grande Male. L’autore, nato a Lipsia nel 1926 ed oggi residente a Berlino, dopo essere scampato ai lager nazisti e aver provato l’infinito dolore dell’esilio, con la storia di Thovma ripercorre la tragica vicenda del popolo armeno, che sente vicino, perché ha rischiato l’annientamento come il suo. Ma il ricordo di ciò che è avvenuto, nel dialogo fra Meddah, il narratore di favole, e il protagonista, diventa testimonianza, un dovere morale perché il male non si ripeta. Un dovere morale ispira Antonia Arslan e le detta nei due splendidi romanzi, La Masseria delle Allodole e La Strada di Smirne, pagine dolorose ma piene della grande dignità dei suoi avi. Sono i racconti del nonno, custoditi nel suo cuore di bimba, a dar vita a personaggi indimenticabili, che ci colpiscono per la loro grande forza d’animo.

Antonia Arslan legge per noi alcuni passi della Masseria, e le sue storie trovano un’eco nelle notizie dei gionali, pubblicati tra il 1915 e il 1916, raccolte con grande rigore e passione da Emanuele Aliprandi in 1915, Cronaca di un Genocidio, per ricollocarle in quella Storia, che alcuni vorrebbero seppellire per sempre. Il suo prezioso lavoro, partito come semplice raccolta di emeroteca, diventa ricerca, volta ad individuare cause e responsabilità, un’importante indagine sul primo genocidio del XX secolo.

Ma la tragedia dei sopravissuti alla strage della

Masseria
e alla deportazione si conclude a Smirne, la città agognata – ma anche la città da cui fuggire e in cui trovare la salvezza. E allora le pagine de La Strada di Smirne di Antonia Arslan si intrecciano con quelle di David Kherdian, autore di Lontano da Casa

: Veron, la giovane protagonista, troverà la salvezza proprio a Smirne, dove invece moriranno in un’eroica donazione di sé Ismene e Isacco, gli amici dei perseguitati, i cui nomi sono incisi sulle dodici lastre di basalto, poste sulla Collina delle Rondini, dove anche noi idealmente porteremo il nostro fiore.

E alla fine ci accompagnano i versi di Zahrat, scritti nel 1924: poesia, medicina dell’anima. Qui pian piano le parole riescono a trovare la via per dar voce al ricordo, per esprimere il dolore e - forse - per esorcizzarlo.

terepia, il teatro di figura,è un’associazione culturale nata per la ricerca,l’organizzazione e la divulgazione di originaliforme di spettacolo, in cui si fondonorecitazione, musica, espressione corporea, animazione di figure e di oggetti surreali e allusivi.

I Cinque Elementi Wind Ensemble

è presente in prestigiosi festival internazionali,è chiamato a "dipingere di suoni" performanceteatrali d’avanguardia,è impegnato nella ricerca e nella propostadi nuovi panorami musicali.

La Casa di Cristallo

è un’associazione di ricerca letteraria attivaa Padova dal 1987.Presieduta e diretta da Antonia Arslan, organizza cicli di conferenze, aggiornamenti culturali e presentazioni di libri, che spaziano dalle opere di scrittrici italiane tra '800 e '900, a quelle di autori veneti, alle novità editoriali.Da diversi anni è una delle voci più attive in Italia per la divulgazione della cultura e della storiadel popolo armeno.

Il duofanton rievoca Armenian Duduk Echoes.

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